CAMERA D’ARIA – Beckett & Kagel Studio

COME PRENOTARE:

Contattaci:
Tel. 02.36503740 – biglietteria@pacta.org

Gruppi organizzati, dal lun al ven:
Tel. 02.36503740 – promozione@pacta.org

Gruppi scolastici, dal lun al ven:
Tel. 02.36503740 – ufficioscuole@pacta.org

CAMERA D’ARIA – Beckett & Kagel Studio

CAMERA D’ARIA – Beckett & Kagel Studio

Una notte, forse l’ultima. Una musicista anziana è alle prese con i gesti consueti di una vita, nello spazio protetto di un microcosmo domestico fatto di esercizi, ripetizioni e di cura ossessiva del proprio strumento, sua appendice vitale. Ore sempre uguali, di disciplina meticolosa, per trasformare in musica l’aria del proprio respiro.
Ma il tempo misuratissimo della realtà scivola nel sogno, che scoperchia fantasmi, paure, verità inconfessabili. La musicista si trasforma nel suo doppio beckettiano, una Winnie pifferaia di nuvole, sola nella gabbia delle proprie illusioni, palpabili come camere d’aria compressa, pronte a esplodere. Espira note per comprimere dolore, per elaborare un lutto familiare, per resistere. Nei confini liquidi del sogno il tempo si curva, i suoni si distorcono e le certezze si slabbrano… meglio galleggiare aggrappati a un miraggio o staccare la presa? O ancora reggere la nausea del continuo cadere e rialzarsi? Ma fino a quando? E perché?

Lo spettacolo – qui presentato in forma di studio – si struttura a cornici concentriche.
Nella cornice più esterna, spazio del reale, Atem di Mauricio Kagel e Nacht und Träume di Samuel Beckett sono collegate e sovrapposte in questo nuovo adattamento, in un gioco di rimandi tra teatro dell’assurdo e teatro musicale.
La dimensione musicale, essenza del personaggio in scena, si muove tra performance dal vivo ed elettronica, con le sonorità di Kagel a rileggere la delicatezza espressiva del lied di Schubert omonimo che ha ispirato Beckett.
Nella cornice più interna, il tempo del sonno, la musicista precipita in un viaggio onirico che la trasforma nella Winnie di Giorni Felici. E così – da Winnie – re-inizia la sua giornata, stavolta nell’ironia di un’assurda prigione, una pila di camere d’aria, che contengono i chili di fiato spesi negli anni a inseguire la felicità e l’amore, in un “recitar suonando” post-moderno, tra parola e musica.

Si propone qui una riflessione contemporanea sulle strategie di “respirazione” che ciascuno di noi sceglie per vivere, su quante e quali pile di “camere d’aria” siamo disposti a tirare su come spazi di rifugio interiore o di lotta per combattere l’apnea del vuoto di senso. Eppure, come in un quadro di Escher, nulla è come sembra: e guardando nell’io nascosto dei sogni, specchio irriverente di vizi e virtù – qui reso come doppio teatrale – possiamo davvero vedere dentro i nostri strappi più inconfessabili.
Solo da questo sguardo più intimo e sincero, potrà forse essere possibile un atto di liberazione “sano”, nella forma di una vera accettazione del proprio esistere.

CAST:

di Laura Faoro
Con Laura Faoro, flautista e performer
Danza, mimo.

ORARI:

ore 20:45

BIGLIETTI

Biglietti: intero 10€ – ridotto (under 25/over 60 e convenzionati) 6€