DUE DONNE DEL MONDO: Ada Lovelace & Mary Somerville Un sodalizio per il futuro
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DUE DONNE DEL MONDO: Ada Lovelace & Mary Somerville Un sodalizio per il futuro
DUE DONNE DEL MONDO: Ada Lovelace & Mary Somerville Un sodalizio per il futuro
Sullo sfondo di quel momento storico straordinario della prima metà dell’Ottocento che si identifica come Prima Rivoluzione Industriale Inglese l’incontro di due donne fuori dal comune ha provocato l’avvento del futuro che è poi il presente tecnologico in cui viviamo.
Ada Lovelace (1812/1852) nacque a Londra, unica figlia legittima del poeta romantico Lord Byron e di una fine matematica Isabelle Milbanke, è considerata la profetessa della computer era per aver gettato le basi dell’informatica e dell’intelligenza artificiale inventando il software e il primo linguaggio di programmazione in un’epoca in cui nemmeno si usava l’elettricità, i primi treni erano l’avanguardia dei trasporti e il telegrafo era l’internet del tempo.
Genio matematico e passionale visionaria, ebbe una vita breve e avventurosa e lavorò alla progettazione della prima macchina multifunzione, cioè il progenitore del computer collaborando con il matematico Charles Babbage e con lui condivise la profonda amicizia di Mary Somerville la quale giocò un ruolo fondamentale nella sua formazione e affermazione scientifica ma anche nella sua vita affettiva.
Mary Fairfax Somerville, (1780/1872), astronoma e matematica scozzese è stata la prima donna eletta alla Royal Astronomical Society e fu considerata la “regina della scienza” per l’importanza del suo lavoro scientifico e divulgativo. In famiglia ricevette un’educazione minima, la madre le insegnò a leggere la Bibbia ma non a scrivere, continuò la sua educazione da autodidatta, studiando matematica, geometria e astronomia. Desiderosa di conoscenza e avida di apprendimento, mentre veniva incoraggiata a praticare il ricamo, la danza, a suonare il pianoforte, soffriva per il diverso trattamento che avevano le donne rispetto agli uomini di famiglia ma grazie al secondo marito che la sostenne raggiunse l’apice in più di un contesto scientifico e fu la prima donna ad essere ammessa alla Royal Society. Con lei venne coniata per la prima volta la definizione di “scienziato”, viaggiò molto, ebbe l’intuizione dell’interdisciplinarietà tra le scienze e un suo libro divulgativo su questo tema ebbe il successo di ben cinque edizioni. Nel 1868, all’età di 91 anni, la sua fu la prima firma nella petizione di John Stuart Mill per il voto alle donne.
Viaggiò molto e passò gli ultimi anni della sua vita a Napoli dove morì e dove riposa nel cimitero degli Inglesi.
Interessante è osservare come entro il quadro di un periodo storico segnato da forte misoginia ci sono stati contesti di rapporti felici ed equilibrati tra uomini e donne dove l’amore per il sapere e per la scienza hanno garantito massimo rispetto e collaborazione.
Il racconto teatrale che intreccia narrazione, letture di lettere e testi inediti, videoclip e musica indaga questa amicizia speciale dalla quale sono emerse le basi del successivo sviluppo informatico e tecnologico nel quale siamo immersi. Tornare a quei pomeriggi inglesi dove tra una tazza di thè e l’altra due grandi donne hanno segnato una tappa fondamentale della conoscenza umana e dell’emancipazione femminile, insieme al pubblico ricostruire quell’atmosfera e i pensieri che vi sono stati generati, e che aiutano a capire da dove è sorto il sogno dell’intelligenza artificiale, far rivivere al pubblico un bellissimo incontro umano dove scienza e affetto, rigore e passione ne sono stati la preziosa cornice.
CAST:
testo, interpretazione, regia e video Valeria Patera
musica originale Francesco Rampichini
costumi VAP tailor
ORARI:
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