NOVECENTO

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NOVECENTO

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NOVECENTO

Ottobre 24, 2025 - Ottobre 26, 2025 8:45 pm - 5:30 pm

NOVECENTO

Considerato un classico del teatro italiano, Novecento di Alessandro Baricco ha visto in trent’anni di teatro (il testo è del 1994) diverse e prestigiose interpretazioni sceniche. In questa trasposizione il monologo si traduce in un viaggio musicale e teatrale raffinato e sperimentale di jazz recitato e di recitazione jazzata. Una traduzione libera, dinamica e creativa come solo il jazz sa e può fare con le note. Un viaggio alla ricerca di nuovi linguaggi e di nuovi stimoli che scivola sull’Oceano dei virtuosismi e delle magiche note composte da Ennio Morricone per il film di Tornatore, rilette e interpretate dalla prestigiosa NY Jazz Band; musica dal vivo, miscelata alla forza magistrale e onirica del racconto del “pianista sull’oceano”.
Un viaggio istoriato, che trasforma la parola in immagini suggestive, disegnate dall’artista Cosbru e proiettate dal vivo sulla scena e che la funambolica interpretazione recitativa di Manuele Morgese restituisce con coinvolgente coerenza.
Novecento è un testo nato per un attore, per un regista e per il teatro e trova sul palcoscenico tutta la forza e la poetica della scrittura di Baricco.

Una narrazione scenica che porta il marchio del TEATROZETA dell’Aquila nota compagnia teatrale per operazioni artistiche sperimentali e di carattere multidisciplinare.
Ispirato al film di Tornatore “La leggenda del pianista sull’Oceano”, questo nuovo allestimento di Novecento, in un impasto scenico di arti visive, musica, recitazione, e giochi di regia dona al testo di Baricco nuove forme e colori e al pubblico, si spera, nuove emozioni.

NOTE DI REGIA:

“Hikikomori”, termine giapponese che significa “stare in disparte”, viene utilizzato per indicare chi decide di ritirarsi dalla vita sociale per lunghi periodi, alle volte anni. In Italia, soprattutto a seguito della pandemia, l’attenzione nei confronti del fenomeno sta aumentando. Nel nostro paese non ci sono ancora dati ufficiali, ma si stima ci siano circa 100.000 casi.
Delle tante sfumature, non certo semplificabili in poche righe, di questa condizione esistenziale, una più di altre ha catturato la nostra attenzione: la paura del fallimento. E’ chiaro come per questi ragazzi e ragazze sia difficile vivere in una società dove la scala di valori vede al primo posto il raggiungimento dell’obbiettivo più del percorso e, schiacciati da regole che non riconoscono come loro, scelgono di ritirarsi e scomparire.
Parlando di fallimento non poteva non venirci in mente l’artista che probabilmente più di tutti non ha avuto “successo” durante la sua vita.
Negli ultimi anni, i più tragici, Van Gogh prende consapevolezza dell’insuccesso della sua arte e dalle parole al fratello traspare tutta la sua amarezza, delusione e frustrazione. Nonostante
questo, non lascerà mai la sua arte, continuando a individuarla come l’unica cosa possibile da fare. La sua ostinazione ci lascia una domanda a cui è difficile rispondere: cos’è davvero importante? Il riconoscimento dei colleghi, amici e parenti oppure dar seguito a quel che si sente giusto fare anche a costo dell’emarginazione, dell’esclusione e dell’incomprensione. Se la leggiamo sotto questo punto di vista, il dilemma parallelizza perfettamente con quello degli Hikikomori ed è infatti questo il punto di incontro fra le due figure.
Hikikomori/Van Gogh – Storia di un ordinario fallimento è la parte dell’icerberg coperto dal mare. La volontà di dare senso, luce e valore a tutti i nostri tentativi mai visti, agli sforzi ignorati.

“Cosa sono io agli occhi della gran parte della gente? Una nullità, un uomo eccentrico o sgradevole – qualcuno che non ha posizione sociale e mai potrà averne una. In breve, l’infimo degli infimi. Ebbene, anche se ciò fosse vero, vorrei sempre che le mie opere mostrassero cosa c’è nel cuore di questo eccentrico, di questo nessuno”

Vincent Van Gogh

CAST:

di Alessandro Baricco
diretto e interpretato da Manuele Morgese
disegni Cosbru
scene Roberto Foresta e Manuele Morgese
costumi Isaura Bruni
luci e audio Paolo Vicenzi
sartoria Stella Iodice
produzione Compagnia TEATROZETA L’Aquila
in collaborazione con Fondazione Morgese – Zeta Actor Studio Cagliari

 

ORARI:

venerdì 20:45

sabato 19:30

domenica 17:30

BIGLIETTI

Biglietti: intero 22€ | intero online 18€ | ridotto Convenzioni, over 60 €13 | ridotto Giovani Under 25/studenti/scuole di teatro €10