COLORE, GESTO, EMOZIONE DELL’ANIMA

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COLORE, GESTO, EMOZIONE DELL’ANIMA

COLORE, GESTO, EMOZIONE DELL’ANIMA

Quest’opera concepita appositamente per il Pacta dei Teatri è una sfida per Emma Terenzio, fotografa milanese classe 1958, in quanto per la prima volta si confronta con un’installazione di questo tipo: una struttura cubica con immagini fotografiche, accompagnata da un video collage e una colonna sonora elettronica.

Personalità eclettica dalla multiforme tensione creativa ha iniziato a fotografare intorno agli anni ’70, per dedicarsi alla ricerca di un linguaggio che coinvolga e includa teatro, danza, musica e fotografia, sue grandi passioni, da sempre.

Occhi chiusi, occhi dischiusi, dal buio alla luce, ai colori del mondo e delle emozioni.

Musica, gesto danzato, colore, calore, intreccio inscindibile per me. Dopo l’asfissiante percezione monocromatica del lockdown, del buio emotivo, dei toni della paura e della quasi assenza di suono, torna il colore, la riapertura al mondo, il “tempo” riprende a scorrere, a respirare in un seppure esitante e lieve sorriso e il cuore a battere…

Colori ed emozioni: blu, del pensiero fluttuante, del sogno, dell’introspezione, del cielo; rosso della passione, dell’amore, della terra, del sangue; giallo della gioia, della leggerezza, dei sorrisi infantili, del Sole e ancora verde, viola e mille iridescenze colorate che si rispecchiano tra loro.

Rebecca Erroi danza nella luce dei colori gesti, quasi rituali ed emozioni dell’anima. “Tessi, tessi la luce del sole nei tuoi capelli…” (cit. Eliot, “la Figlia che piange”): questa è un’immagine che mi sovviene sempre quando la vedo danzare.

Dialogano con i dittici e posti sul loro retro i frammenti vivacemente policromi delle tele di Michele Cerchia che contribuiscono a creare quel perimetro magico, quell’abbraccio al cui interno pulsa il cuore dell’opera.

Musiche di Irlando Danieli quali immagini e flussi di sonorità a volte primordiali che tentano di inseguire pensieri sfuggevoli e si riflettono in insiemi di echi la cui intensità ora incalza ora svanisce.

Splendida collaborazione con Raoul Iacometti photo editing e curatore della mostra, artista di rara sensibilità mio maestro nella fotografia che seguo tutt’ora e che mi ha guidata nella realizzazione dell’intera opera.

Franco Gentilucci fu poeta, pittore, maestro e molto altro, autore dell’angelo/demone che ho rubato dai ricordi…

Emma