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Maggio 21, 2024 8:45 pm - 10:00 pm

TOPI

Vent’anni fa, una città sul mare, odore di basilico e lacrimogeni, in sottofondo Manu Chao e le esplosioni. Il signor Canepa abita in centro storico, ma in quei giorni di luglio ha altre cose per la testa e se non fosse per i suoni e le grida che entrano dalle finestre non si accorgerebbe nemmeno di quello che accade di fuori.

Topi, piccoli e invisibili come fantasmi hanno invaso il palazzo ed ora se ne stanno lì a sgranocchiare mele e carote. Bisogna liberarsene e in fretta, prima che arrivino gli ospiti…

Per chi c’era e per chi non c’era, dentro e fuori il teatro, nella piazza della nostra memoria, TOPI intreccia ricostruzione storica e invenzione scenica per raccontare, a vent’anni di distanza, il G8 di Genova: una delle ferite più gravi della recente storia italiana. Attraverso il gioco delle metafore, ricostruzioni sonore, testimonianze reali e personaggi inventati, TOPI offre una molteplicità di prospettive diverse per cercare di dare un senso, non solo a ciò che accadde in quei giorni di luglio, ma anche a ciò che continua ad accadere.

NOTE DI REGIA:

“Nel 2001 avevo solo 12 anni e certe cose ho potuto leggerle, altre ascoltarle, altre solo immaginarle…”

TOPI è uno spettacolo che narra i fatti del G8 di Genova attraverso lo sguardo di chi all’epoca aveva solo 12 anni, con ricordi confusi di cosa accadde ma con la consapevolezza di vivere gli strascichi dei tragici eventi di quei giorni di luglio. Lo spettacolo è frutto di un dettagliato lavoro di ricerca che ha coinvolto chi quei giorni c’era, ma anche chi non c’era: tutti i testi e le testimonianze utilizzate provengono da interviste, archivi storici, documentari e da centinaia di racconti letti e ascoltati.
Per risolvere l’impossibilità di mettere in scena eventi così spropositati, TOPI intreccia prosa e narrazione, realtà e finzione, due piste narrative, una il riflesso dell’altra, che procedono parallelamente fino ad incontrarsi, mescolarsi e fondersi per riesplodere una dentro l’altra.
In scena due narratori che, da un lato ripercorrono i fatti di Genova attraverso testimonianze orali e registrazioni audio e dall’altro modellano una storia tutta loro, una storia inventata, immaginata da chi all’epoca aveva solo 12 anni, una storia che apparentemente non ha niente a che vedere con la prima: quella della caccia al Topo del signor Canepa. Sandro Canepa, il nostro protagonista, è un uomo come tanti, che in vista di una promozione organizza un’importante cena di lavoro ma le cose non vanno come previsto, tanti piccoli topi invadono casa sua… Riuscirà a liberarsene in tempo?
Lo spettacolo si spacca così in due tra il silenzio dell’azione e il fluire della parola: da un lato Sandro chiuso nel suo appartamento borghese, senza aver bisogno parlare ma solo di agire, fa riecheggiare le parole dei narratori, che occupano invece lo spazio della rappresentazione in modo totale, abbattendo la quarta parete, tra palco e platea, per e con gli spettatori, per creare un dispositivo di memoria collettivo e condiviso. Voci della memoria, suoni delle immagini, diversità di punti di vista racchiusi in due corpi che si fanno molteplici per riaccendere un dibattito, una riflessione e per cercare di dare un senso, non solo a ciò che accadde in quei giorni di luglio, ma a ciò che continua ad accadere anche oggi.
La piccola vicenda allegorica di Sandro Canepa diventa così una scusa, un pretesto giocoso di chi all’epoca era solo un bambino per raccontare quei giorni e farli riesplodere ai giorni di oggi nella loro tragica potenza narrativa, personale e collettiva.

CAST:

Regia e drammaturgia Usine Baug
Interpreti Claudia Russo, Ermanno Pingitore, Stefano Rocco
Luci e tecnica Emanuele Cavalcanti
Consulenza Scenografica Arcangela Varlotta
Coproduzione Usine Baug / Campo Teatrale

Premio Scenario Periferie 2021
patrocinato da Amnesty International
Finalista Inbox 2023 – terzo classificato

Durata 70’

ORARI:

martedì 21 maggio, ore 20:45

BIGLIETTI

Biglietti: Intero 16€ – Ridotto 12€ (under 25/over 60, iscritti alla newsletter, convenzionati)